Musée d’Orsay: Impressionisti tête à tête
IMPRESSIONISTI
Tête-à-tête
Complesso del Vittoriano – Ala Brasini | 15 ottobre 2015 – 7 febbraio 2016
Nell’ambito dell’importante rapporto di collaborazione instauratosi negli anni con il Musée d’Orsay, il Complesso del Vittoriano – Ala Brasini porta a Roma dal 15 ottobre al 7 febbraio 2015 la grande mostra “IMPRESSIONISTI. Tête-à-tête”.
Grazie ai capolavori provenienti da uno dei nuclei fondamentali del Musée d’Orsay, le raccolte impressioniste, l’esposizione traccia un ritratto della società parigina della seconda metà dell’Ottocento, attraversata dai grandi mutamenti artistici, culturali e sociali di cui gli impressionisti furono esponenti e testimoni.
Curata da Xavier Rey, direttore delle collezioni e conservatore del dipartimento di pittura del Musée d’Orsay, e da Ophélie Ferlier, conservatore del dipartimento di sculture del Musée d’Orsay, l’esposizione prende in esame i sessant’anni di pittura francese (1860-1919) in cui nacque, si sviluppò e si affermò la pittura impressionista, e i suoi esiti finali, il postimpressionismo.
Edouard Manet, Pierre-Auguste Renoir, Edgar Degas, Frédéric Bazille, Camille Pissarro, Paul Cézanne, Berthe Morisot: questi, tra i tanti, gli artisti presenti al Complesso del Vittoriano, in una rassegna di oltre sessanta opere, tra cui anche dieci sculture.
Alla ricerca di nuovi e più attuali valori della visione, e partendo da un assunto essenzialmente naturalistico e antiaccademico, gli impressionisti rifiutarono ogni nozione acquisita dell’oggetto per affidarsi all’immediata impressione del vero. Attraverso la resa degli effetti di luce, utilizzando le ombre colorate, e grazie a una pennellata rapida e sciolta, dalle loro opere emerge l’interesse per la realtà attuale, la ricerca di una resa del soggetto e dell’espressione libera, e il rifiuto di ogni processo ideologicamente canonico di rappresentazione.
Attraverso i volti, gli abiti, le posture e gli accessori dei personaggi ritratti, attraverso i luoghi e le ambientazioni in cui essi sono inseriti “IMPRESSIONISTI. Tête-à-tête” offrirà la possibilità di ricostruire l’ambiente culturale, i contesti sociali e gli stimoli artistici in cui operarono gli artisti impressionisti; e, soprattutto, e di cogliere quella “rivoluzione dello sguardo” e quel rinnovamento stilistico di cui il movimento impressionista fu portavoce.
Le opere scelte, alcune diventate vere e proprie icone dell’impressionismo, mettono in luce gli aspetti innovativi del movimento artistico ed evidenziano, allo stesso tempo, le connotazioni delle singole personalità. Sarà possibile ammirare gli artisti riuniti intorno a Manet ritratti nell’Atelier di Bazille, ma anche la Berthe Morisot immortalata nel celebre Balcon di Manet e la giovane sconosciuta di Montmartre colta nell’istantaneità di una conversazione dell’Altalena di Renoir. Come affermava Charles Baudelaire, personalità chiave nel diffondere fra gli artisti che saranno poi definiti impressionisti: “Vero pittore è colui che sa afferrare il lato epico della vita di ogni giorno e sa farci vedere quanto siamo grandi e poetici nelle nostre cravatte e nelle nostre scarpe verniciate”. E, con lui, scriveva Zola nel suo Salon del 1875: “I ritratti, questi dipinti della vita di ogni giorno, dovrebbero, per il loro stesso carattere, rappresentare la modernità”.